In questi giorni viene nuovamente contestato "il possibile finanziamento di 250 milioni di euro della Cooperazione italiana al controverso progetto Gibe III in Etiopia". Forniamo quindi una piccola rassegna web sull'argomento.

L'attuale protesta...
http://www.crbm.org/modules.php?name=browse&mode=page&cntid=1268

Un dettagliato rapporto del 2008...
http://www.crbm.org/modules.php?name=download&f=visit&lid=215

Recente panoramica...
http://www.unimondo.org/Notizie/Italia-Ong-chiedono-lo-stop-alla-diga-etiope-Gibe-III-la-ditta-Salini-replica

"Focus" su appalto e finanziamento...
http://www.cocis.it/sito/index.php?option=com_content&task=view&id=821&Itemid=2

Viene anche da chiedersi se quando, in generale, si parla di "azzeramento del debito", una componente solidaristica delle politiche di aiuto ai paesi in via di sviluppo ma che certamente non premia i piu` virtuosi fra essi, non si intenda in realta` un metodo che consenta ai politici che governano un paese sviluppato di travasare soldi dalle tasche dei comuni cittadini a quelle di grandi gruppi imprenditoriali.

Per esempio...
Io politico di un paese ricco faccio un prestito ad un paese povero a patto che lo usi per pagare una grande opera realizzata da un'impresa del mio paese, anche attraverso modalita` d'appalto e d'autorizzazione che nel mio paese non sarebbero consentite. Se esagero alcune imprese del mio paese avranno fatto molti profitti ma i paesi "aiutati" avranno accumulato un debito talmente grande da rendere inconcepibili ulteriori prestiti.
Allora azzeriamoli questi debiti, e ricominciamo. Ne risentiranno un po' le casse del mio stato ma difficile che i contribuenti focalizzino che parte delle loro tasse si sono trasformate in profitto per l'imprenditore magari vicino di casa, indipendentemente da qualsivoglia riforma nella gestione degli appalti...